Editorials
Maelström
“…There happened to me an event such as never happened to mortal man – or at least such as no man ever survived to tell
Livia Alcalde
15 Marzo 2011
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“…There happened to me an event such as never happened to mortal man – or at least such as no man ever survived to tell
Spiccate contaminazioni etniche e atmosfere spirituali, leggere come il caldo vento africano. Le antiche tradizioni tribali legate alla terra e alla natura, pongono l’accento sui
Non sempre la magia si nasconde dietro un velo di oscuro mistero. Spesso, non è altro che un modo di prendersi gioco della nostra stessa
La moda è immaginario, evasione dal reale, magia. Tuffandoci nel passato ci ritroviamo in epoche nelle quali vi era un’estrema cura del guardaroba, del maquillage
Il termine “sciamano” significa stregone o viaggiatore. Nella lingua Pali, viene indicato con questo nome, colui che è in grado di guarire il corpo e
Durante momenti particolarmente critici o prove dall’esito incerto, dall’antichità, l’essere umano si è munito di piccoli oggetti per attirare la buona sorte. Ma i tempi cambiano e così i nostri feticci: se prima erano pietre, ora sono capi di abbigliamento. C’è chi si affida ad un paio di scarpe, chi ad una maglietta, chi spera che una sciarpa condizioni in modo positivo gli eventi.
La Maison Martin Margiela dagli esordi, sino ad oggi, ha sempre mantenuto un velo di sobrietà, minimalismo e estro creativo, che la contraddistingue si collezione in collezione. Per questa primavera estate 2011 continua a sorprendere, raccontando una magica storia, fatta di inquietudini e riflessioni. Intellettuale e riflessiva, ci proietta in una realtà composta da linee e geometrie taglienti.
Richiami sud americani per una moda, che per questa primavera estate 2011, abbandona uno stile sobrio per abbracciare le nuance più calde e floreali di paesi lontani. Uno sguardo alle tradizionali vesti di popoli lontani per reinterpretare una moda che va oltre i propri confini, e rimanda ad un esplosione di colori sinonimo di allegra positività.
Paolo Roversi è un fotografo italiano definito come un “pittore d’immagini” per la sua straordinaria capacità di rendere i suoi scatti magici.
Un fotografo che ama il ritratto fotografico acquerellato, le donne, il nudo e l’estetica mai fine a se stessa; Paolo Roversi parla delle fotografie come rappresentazioni dello sconosciuto e dell’irreale, come dei sogni veri e propri.
La terza biennale di arte contemporanea di Malindi in Kenya apre le porte ad un’arte che vede, e crede, nell’unione di diverse culture per dar vita a qualcosa di unico ma allo stesso tempo globale. Dal nomadismo alle tribù, soprattutto artisti africani e italiani, hanno potuto mettere in mostra la loro vena artistica creando un ponte tra le proprie radici e culture, e il resto del mondo. Una manifestazione curata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva per rendere omaggio al giornalista Pietro Calabrese. Sono le stesse tribù nomadi, a mostrarci come non esistano confini territoriale per rendere un pezzo d’arte comprensibile a tutto il mondo.
Tim Burton. La mente di un uomo che funge da ponte tra il mondo reale e quello magico, per trascinare con se e nelle sue visioni, chiunque sia spettatore incantato delle sue pellicole. Un mondo parallelo che non ha nulla a che vedere con la realtà oggettiva, ma che vuole riportare chi lo osserva, a sognare ad occhi aperti credendo nell’impossibile.
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