Lady Gaga e i principi dell’evoluzione

Lady Gaga è la regina degli eccessi, che si diverte a giocare con il caos e a capovolgere le leggi di questa nuova realtà. Si distruggono forme, miscelano colori, si fondono movimenti con suoni sempre diversi. Tutto questo per la nascita di un nuovo pensiero , più dinamico e meno bigotto, in costante evoluzione.

E’  ricercando il possibile che l’uomo ha sempre realizzato l’impossibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro possibile , non sono mai avanzati di un solo passo.

Il New look di Dior, i  pantaloni di Coco Chanel , i cappelli di Elsa Schiaparelli , la minigonna di Mary Quant , la Geniale banalità di Andy Warhol , il reggiseno choc di Jean Paul Gaultier per Madonna , il moonwalk di Michael Jackson …Sono forse solo alcune delle innovazioni che hanno travolto lo scorso secolo. Si distruggono  forme , miscelano  colori, si fondono movimenti con  suoni sempre diversi . Tutto questo per la nascita di un nuovo pensiero , più dinamico e meno bigotto , in  costante evoluzione .

Il tempo scorre velocemente inesorabile. Viviamo ormai  in un mondo in cui la tirannia della vecchia ragione non orienta più le nostre scelte , e dove tutto ci appare possibile.

Non esistono  i limiti che trascinano dietro sé certezze e verità. Tutto cambia, e  una nuova forza  amministra l’universo, quella dell’immaginazione.  Lady Gaga è  la regina degli eccessi , che si diverte a giocare con il caos e a capovolgere le leggi  di questa nuova realtà .

Consacrata dal genio di Alexander  Mcqueen e fonte di ispirazione per lo stylist nonché nuovo direttore creativo di Mugler, Nicola Formichetti. Lady Gaga è stata definita un vero e proprio fenomeno di marketing, uno  stereotipo che si muove in una realtà dell’ usa e getta. Come un grande marchio ha creato su di sé una personalità  in progress, ossia che sopravvive all’interno di uno stadio evolutivo incessante. Se ben gestita essa ha la possibilità e il dovere di rendersi immortale, mutando i suoi significati. Il suo stile camaleontico rappresenta quindi uno dei suoi punti di forza.

In lei vivono  le grandi regine  del passato, dalla celebre Madonna alla statuaria Grace Jones, che  hanno fatto della musica, della moda e dell’arte la loro arma per la lotta contro la passività in favore del cambiamento. Per questo è stata criticata e accusata di mal interpretare uno stile non proprio dando una visione distorta della società.

La nuova reginetta del pop si è ritrovata più volte al centro di polemiche e soggetta a censure per i testi delle canzoni che conterrebbero frasi troppo esplicite e immagini troppo forti. Protetta dalla sua corazza fatta di spalline e paillettes, la cantante non si è però arresa.

Come nella Factory di Warhol, Lady Gaga sperimenta stili, gioca con gli  stereotipi dando vita a personaggi grotteschi e situazioni bizzarre.

L’Arte, la musica la moda possono fondersi  per creare quel ponte che c’è tra sogno e realtà.

Forse è questo che la giovane artista ha cercato di fare, denunciare ciò che la circonda, spronando al cambiamento, se pur attraverso un grido a volte troppo eccessivo e d’impatto.

La società e  la moda si muovono di pari passo e rischiano di cadere nell’oblio della noia e della monotonia. Entrambe si fondono su un concetto molto simile di atemporalità ma si divertono a volte a legarsi forse troppo con il tempo, in particolare con il passato, rimanendo scettiche e  timorose  dell’evoluzione e della diversità che ne potrebbe derivare .

E’ necessario rischiare l’impossibile per dare vita a qualcosa di straordinariamente nuovo.

Foto di: ivankay

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