Ad ognuno la sua maschera

Ad ogni epoca corrispondono delle icone che hanno lanciato mode fino a farle diventare segno distintivo di un determinato periodo storico. Osservare come siamo facili prede delle suggestioni visive che ci circondano quotidianamente può essere curioso, ma non mancano gli effetti sorpresa, quando si trapassa la sottile linea tra la finzionee la realtà.

Sarà l’influenza del cinema o la noia che a volte suscitano lineamenti perfetti ma oggi la tendenza a voler sembrare sempre meno dolci ed eleganti bamboline, ed assomigliare sempre più a personaggi che sembrano essere usciti dai film horror, è predominante.

Un genere che da sempre ha suscitato interesse e che ha invaso cinema e televisioni mostrandoci il lato più oscuro del fascino umano, fino poi farlo diventare oggi una realtà attraverso lo stile e l’abbigliamento.

Perché apparire come candire bambole di cera quando si può assomigliare a mostri o smunti succhiasangue?

Forse si è stanchi di essere buoni e belli ma “fessi”, e cosi si preferisce accostare la propria immagine a quella che da sempre viene considerata  cattiva si, ma potente. Perché oggi potere e successo, insieme all’apparire, rappresentano spesso le aspirazioni più ambite, e il mezzo per raggiungerle può anche essere quello di cambiare radicalmente il proprio aspetto.

O forse si tratta più semplicemente di una maschera che si decide di indossare per apparire agli altri forti e invincibili, quando in realtà si passano intere ore ad agghindarsi da cattivi ragazzi dallo sguardo inquieto.

Dalle leggende fino al cinema, con le sue infinite storie di mutanti e di vampiri, si è ormai insinuato nelle nostre menti un concetto di bellezza che spesso non va di pari passo con i tempi che corrono, e se oggi la tendenza è di nascondersi dietro pallide maschere di trucco, il rischio a cui si va incontro è quello di perdere la propria naturalezza diventando estranei da se stessi.

Potrebbe essere definita una moda bizzarra, ma non è altro che l’evolversi dei costumi. Avere oggi giorno un proprio stile che sia totalmente impermeabile dalle influenze della società, è in sostanza impossibile, e chi ci riuscisse, sarebbe il creatore di una nuova razza di super eroi. È molto più facile ammettere che siamo tutti, chi più chi meno, vittime dei nostri stessi occhi, che osservano e catturano immagini fino a farle diventare parte del nostro modo di pensare e concepire lo stile.

Oggi vanno per la maggiore i vampiri, venerati a tal punto da perdere il loro secolare ruolo di “cattivi”, per assumere quello di povere vittime che in fondo un’anima la possiedono.

Lo splatter è giunto dunque anche nella moda, e non sarebbe cosi assurdo ritrovarsi in una trama come quella dei Ragazzi Perduti. Certo la scelta c’è, ma non si tratta più di quale film andare a vedere, la scelta oggi è di scegliere chi e come si vuole apparire agli altri, ed è facile passare dal mondo delle fiabe a quello dell’orrore. Qual è peggiore?