Gira la moda…del passato

Il revival non passa mai di moda, e quest'anno è il Barocco a fare da padrone di casa per una moda che punta sull'abbondanza e sullo sfarzo. Che sia puro senso estetico o rispecchi i desideri più inconsci di noi amanti delle tendenze, quest'anno si gioca a interpretare i nobili di corte.

Moda cinematografica. Questa potrebbe essere una giusta definizione per  esprimere lo stile di questo millennio.

Un anno sembra di essere tornati ai romantici e nostalgici anni della dolce vita, chic ed eleganti in ogni occasione ci trasformiamo tutte in rispettabili signore, mentre l’anno dopo  ci sentiamo un po’ selvagge e un po’ hippy e allo chignon preferiamo il laccetto in testa e il pantalone a zampa.

Il passato rappresenta oggi più che mai un pozzo d’infiniti spunti e idee, alcune volte si attinge dagli anni più recenti rivisitandoli, altre  si torna indietro fino al XVII secolo per sentirsi un po’ nobili di corte, un po’ amanti dell’arte o un po’…eccentrici.

E questo è senza dubbio l’anno dell’abbondanza e dell’opulenza, in abiti che trasformano ogni silhouette in sfarzosi manichini su cui poggiare abiti fatiscenti e accessori tutto purché minimal.

Il revival è forse l’unica tendenza che non passa mai, potremo definirlo più che un modo di fare moda, il perno su cui quest’ultima s’innalza, vestirsi di ricordi, di secoli e di storia è un’attrattiva troppo forte, ma anche divertente, per potervi rinunciare.||

Da Prada a Cavalli, passando per Marc Jacobs e Jean Paul Gaultier , il mood della donna di quest’anno sboccia dalle parole: Barocco, sfarzo, strutture.

Caricare il più possibile, dal trucco, ispirazione per Pupa, che ha basato sul barocco un’intera linea di makeup, volta a trasformare anche i volti più angelici in femme fatale, alle folte chiome fino alle scarpe di Christian Louboutin della collezione AI 2011, che s’innalzano in vertiginosi tacchi e preziosi plateau lavorati quasi si dovesse camminare su san pietrini di oro e diamanti.

Insomma è facile notare come ogni anno si cambi radicalmente il proprio stile con una rapidità quasi da capogiro, e chissà se un giorno, finito il ripescaggio dagli archivi del passato, o forse meglio dire secoli, aprendo i nostri armadi non finiremo per mischiare tutto e sembrare fuori di testa.