Via di fuga da un momento di crisi e mezzo alternativo per uno sviluppo immediato. Questa è la tecnologia nella moda.
La sperimentazione sartoriale è alla base della ricerca per uno stimolo creativo non indifferente.teststarter
Definire la personalità del brand, è possibile solo grazie ad una comunicazione ben precisa, ed è qui che entra in gioco la tecnologia.
La moda sulle passerelle si diffonde velocemente attraverso la diretta streaming in tutto il mondo, rendendo possibile ciò che prima, appariva impossibile da realizzare.
Usando infatti la tecnologia 3D in contemporanea a New York, Parigi, Dubai, Tokyo e Los Angeles, Burberry, con la sua collezione Autunno Inverno 2011\2012, è riuscito a trasmettere l’energia della sfilata in tutto il mondo, facendo assaporare ogni singolo dettaglio, dai colori ai tessuti fino alla musica. Ma non è tutto, perché è la tecnologia stessa che s’impregna nei materiali fino a spettacolarizzarli.
Nuovo linguaggio per Thierry Mugler, che con il suo stile scenografico e la passione per le mutazioni e la teatralità, presenta un mix perfetto tra creatività e tecnologia. Materiali innovativi e tecniche all’avanguardia anche per Alexander Wang, che ha sfilato sulle passerelle newyorkesi diffondendo una ventata di novità e voglia di sperimentazione mixando elementi opposti tra loro. Donne che si muovono su tacchi alti effetto metallo, si fondono con uno street style futuristico, unendo lana merino lavorata ad ago su tessuti techno, il tutto attraverso tecniche sartoriali raffinate e complesse.
Chi invece si presenta sempre come un grande innovatore nel proprio stile, e di certo non teme il cambiamento mettendosi in gioco con coraggio, è Marc Jacobs. Sogna e riporta in passerella donne perfette che sembrano uscite da un film anni cinquanta, con gonne strettissime e giacche avvitate fatte di latex o cellophane.
Tessuti tecnici con sfumature metallizzate, vengono utilizzati anche da Christopher Raeburn, che viene travolto dal suo animo futurista e all’avanguardia, così come per Basso and Brooke e le loro stampe mimetiche e digitali, che tuttavia non sminuiscono la femminilità.
La tecnologia si trasforma così in una speranza creativa.C4040-108
immagine da www.onesixtynotepad.blogspot.com