Ieri Thierry Mugler, oggi Lady Gaga

L'esaltazione della sensualità femminile di Thierry Mugler, reinterpretata attraverso la creatività del nuovo direttore della Maison Nicola Formichetti. La forte passionalità, vista come punto di forza della donna, diventa ora la chiave per vestire icone di oggi come Lady Gaga, perdendo un pò di quel fascino che rendeva ogni donna in bilico tra il lecito e il peccato.

Thierry Mugler è sempre stato un curioso appassionato di ogni tipo di forma artistica.

Il suo stile, irriverente e sensuale, è diventato famoso nel tempo, perché ha raccontato la storia delle automobili americane degli anni Settanta, dei film noir e del mondo degli insetti. La sua moda si è distinta per essere pulita, precisa e dai tagli strutturati; una silhouette assolutamente riconoscibile con spalle importanti. Un look anatomico e classico, dinamico e affusolato allo stesso tempo, che ha sempre caratterizzato lo stilista.

Lo stilista ha espresso la sua visione estrema sul corpo femminile in un lavoro: “Fashion, Fetish, Fantasy”, dove esaltava l’importanza e la bellezza del linguaggio del corpo, scattando foto e firmando lui stesso alcuni aforismi. Le donne, inguainate nel vinile nero, sono ritratte come degli insetti: fragili e predatori, spaventosi e maestosi allo stesso tempo. Lo stilista ha proposto la donna feticcio, considerata molto più bella quando mostra le sue passioni più nascoste e quando, all’interno di un vestito esageratamente attillato, con tanto di spacchi e scollature, scatena l’entusiasmo maschile. Per Mugler, la donna è una combattente con un immenso potere sulla sua vita; l’eleganza è coraggio e audacia, è un istinto animale che viene liberato in ogni momento. Essere eleganti significa essere sessuali e sensuali.

Nel 2000, dopo il ritiro di Mugler dalla scena internazionale di moda, molti sono stati i nomi che concorrevano per il posto di direttore della maison francese, fino a che, nel settembre 2010, Nicola Formichetti è stato annunciato come il nuovo Creative director. Fashion editor italo-giapponese di fama mondiale, ha lavorato per i più importanti magazine di moda internazionali (Dazed and Confused, V, Another Magazine, Vogue Hommes Japan e altri ancora). Ma la sua notorietà è aumentata esponenzialmente nel 2009, quando Lady Gaga lo scelse come suo stylist personale. E i due diventarono uno l’ombra dell’altra.

La maison da Thierry Mugler, così, diventa MUGLER e cambia direzione.

Nicola Formichetti avrà pure un background artistico-culturale formidabile, sarà anche un genio dotato di uno spiccato senso creativo, ma troppo spesso manda in passerella creazioni referenziali. Troppo Lady Gaga e pochissimo Thierry Mugler. La casa di moda è sempre associata, spesso anche forzatamente, alla cantante newyorkese, oramai presenza costante per ogni evento che porta il nome della maison. Un nome che ha raccontato un pezzo di storia, che ha saputo interpretare la tecnologia e che ha disegnato nuove linee femminili; un nome che rischia di passare in secondo piano per colpa di un mero prodotto commerciale.

 

immagine da www.lutefiskmagazine.blogspot.com