Accessori trasparenti, abiti luminosi non è forse questo l’universo della celebre Barbarella di Jean-Claude Forest?
Nel mondo sembra aver preso il sopravvento negli ultimi anni un materiale così comune quanto inaspettato come la plastica. Prodotta dal petrolio, si prepara ad essere la materia prima per eccellenza. Non più proveniente esclusivamente da prodotti inquinanti, questa materia artificiale diventa ecosostenibile, rispettando l’ambiente che la circonda.
Il tempo scorre quindi incessante. L’uomo continua a viaggiare a velocità della luce creando aeroporti spaziali .
Poco più che infinita è la distanza spazio tempo che divide la terra dagli altri pianeti dell’ universo, ma non impossibile da raggiungere. C’è forse oggi solo uno strumento che può creare il collegamento, la tecnologia.
E’ questa la nuova scienza, che nasce nel momento in cui la creatività abbraccia l’uomo e lo travolge in un sogno fantastico. Madre natura, e gli esseri che la popolano vengono usati come spunto ed imitazione in nome dell’innovazione .
Fashion E-zine continua la sua inchiesta concentrandosi principalmente su queste tematiche intervistando un giovane Designer da un animo concettuale.
Parla Francesco Paolo Salerno designer Pugliese che fin da subito ha adoperato la moda come forma di comunicazione; laureato in scienze della comunicazione e diplomato come fashion designer all’ Istituto Europeo design IED Roma si cimenta fin dal principio in un’ardua impresa, quella del lancio della sua nuova collezione rispettando uno spirito anticonformista e all’avanguardia inconciliabile con il mercato attuale. Collaborando con un’illustre fotografo, Joseph Cardo è stato in grado di sviluppare un concept singolare al limite della realtà. Come donne di ghiaccio che si muovono in un’ atmosfera surreale, dove l’uomo ricerca, sente e comunica.
Come può secondo lei, con il repentino esaurimento del petrolio, la plastica divenire un bene di lusso? Come reagirà la moda a riguardo, essendo questo materiale fino ad oggi sinonimo di risparmio?
“Viviamo in una società dove il tempo non fa più da padrone tutto è visibile all’ occhio umano, non c’è più privacy e pudore. Le donne vestono la plastica come simbolo di purezza e pulizia tra corpo e anima.
Non credo comunque che poi la plastica possa diventare un bene di lusso. Penso che la forza rinnovatrice tipica dell’essere umano salvaguarderà almeno parte delle risorse tipiche della ricchezza. Per il concetto di lusso in futuro spero che si intenderà il concetto di usabilità e qualità di materiale, e la sua capacità di rinnovarsi”
Quale è l’approccio di un artista, in questo caso del designer nei confronti di questo materiale, e come influenza la sua creatività?
“Se si parla di Plastica come fonte d’ispirazione mi viene in mente Paco Rabanne e Pierre Cardin che seppero rivoluzionare il concetto di moda, portando agli estremi il loro brama di sperimentazione, per poi continuare oggi con abiti futuristici che alternano calzature a borse spaziali. Con la plastica ogni creativo, me compreso, sperimenta, gioca, si misura per quanto vari siano i tentativi di usabilità.
Nella mia creatività, la plastica subentra spesso in chiave concettuale, e vengo molto influenzato dalle forme, e la plastica accostata al design oggi più che mai trionfa”
Si parla da tempo di una moda futuribile che vede come prossima tappa lo spazio inteso come galassia. Come si muoverà secondo lei una moda che da sempre è legata al passato e al revival?
“Continui viaggi nello spazio ci indicano come l’uomo sia continuamente spinto a superare i propri limiti, cercando di ampliare l’orizzonte delle proprie conoscenze. Tutto esiste e tutto è raggiungibile. Per il futuro paradossalmente vedo non un avanzamento verso il nuovo ma la riscoperta della “bottega” soprattutto per l’evoluzione dell’italianità, il vero lusso sarà custodito nel “saper fare”, non ci sarà niente di più innovativo del “riprendere il corso della storia”