C’era una volta, una “banda” di ragazzini nati in una piccola cittadina chiamata Baie-Saint-.Paul, in Canada. Tutti i giorni, si riunivano per le strade della città e debuttavano, in una sorta di teatro urbano, con mise dai colori sgargianti, danze, giochi, sputa- fuoco e musica. Si facevano chiamare “Les èchassiers”.
E’ questo l’inizio della favola che accompagnerà per sempre quei giovani ragazzi, ormai divenuti adulti, che hanno visto nascere il circo più spettacolare al mondo: le Cirque du Soleil ( il circo del sole).
In giro per il mondo selezionano artisti di ogni genere e natura, con background diversi l’uno dall’altro: giocolieri, ginnaste, illusionisti, acrobazie, danze e canti…Circa 50 nazioni convivono insieme in perfetta armonia, come i petali di una margherita su un unico stelo.
Ma non c’è solo tanta professionalità dietro ogni spettacolo; le performance sono magiche, spettacolari anche grazie ai costumi, la maggior parte prodotti durante il Costume Workshop, nell’ International Headquarters (IHQ). Unico nel suo genere, se parliamo del nord America, impiega professionisti del settore, tra i quali scenografi, tessutai, patternmaking, modiste e ricamatrici, raggiungendo un totale di 400 addetti.
In continua ricerca di nuovi prodotti e materiali che possano simulare l’immaginazione dello “stilista” e dell’artista che poi eseguirà la performance, ogni anno vengono prodotti circa 4.500 costumi per show. Per “OVO”, spettacolo dedicato agli insetti, i costumi simulano la realtà a tal punto che sembra ci sia stata un invasione di cavallette sul palco; in “Mystère” per ogni costume sono stati applicati circa 200 lustrini a mano; in “Banana Shpeel” le forme geometriche utilizzate per diversi costumi, rievoca l’Art Deco degli anni ’20 e i dipinti cubisti.
Insomma, circensi che hanno come casa il mondo, come madre l’arte e come padre il circo, i ragazzi di le Cirque du Soleil sono l’esempio perfetto della creatività fatta persona.