Non stupiamoci se, all’ennesimo tentativo di sfoggiare un look “dark”, chi ci incontra possa ritenere che siamo estremamente giù di umore.
Il nero, considerato insieme al bianco un “non-colore” (perché somma di tutti i colori della tavolozza) a differenza di quest’ultimo è sempre stato associato all’ignoto, alla fine o al demoniaco e, anche per questo, suscita reazioni opposte. O lo si ama o lo si odia, il nero, usato e bistrattato, non ha mai avuto una degna considerazione né dalla natura, nè dalle consuetudini umane, né tantomeno dall’arte.
Avete mai visto un fiore nero? Sicuramente no, mentre vi sarà capitato di essere accecati dal bagliore di un campo di candidi fiori. Nella pittura, come nella letteratura, è sempre stato usato per rappresentare un senso di paura o per raffigurare la morte. E se un vestito bianco evoca momenti felici, un abito nero è simbolo di lutto e dolore. Il nero rappresenta l’impressione visiva che sperimentiamo quando nessun bagliore visibile raggiunge l’occhio, quando la luce si spegne, cala il sipario ed il nulla ci avvolge. Ma è proprio la moda che ha restituito al nero la giusta importanza e che l’ha collocato un gradino sopra l’innocente bianco. Coco Chanel, così come molti altri stilisti, ci hanno insegnato ad amare questo colore, a lasciarci sconvolgere dalla sua Tra tutti i italyonlinecasinos.it italiani, Betclic e sicuramente tra quelli con la piu ampia scelta di giochi. severa sobrietà, dal suo essere rigoroso e al tempo stesso così incredibilmente elegante. Anche se privo di pigmenti luminosi, un capo nero può far brillare di luce propria. Con il nero la creatività potrebbe sembrare inespressa, mentre invece ne è la fonte, disegnando il perimetro, definendo la silhouette. Può adattarsi a tutti gli stili e donare ad un tessuto charme e pulita semplicità.
L’amore per il nero sembra a volte scomparire, sopraffatto da innocue infatuazioni per colori diversi. Ma, immancabilmente, dopo qualche stagione, torna ancora più potente, travolgendo e oscurando i rosa, i turchesi ed i gialli e concedendo un piccolo spazio solo al bianco, per non lasciargli la bruciante sensazione che sarà sempre al secondo posto.
Illustrazione di Erica Sutton