Immaginazione. Una parola da sempre accostata al mondo dei bambini, che ancora incontaminati dalle realtà del mondo, riempiono le loro giornate creando e scoprendo mondi in cui tutto appare come fantascienza e surreale.
La capacità di vedere il mondo oltre il suo aspetto superficiale, è una predisposizione che in molti ricordano quasi con infantile nostalgia, ma che non sempre va affiancata alla sola giovane età, bensì ad una pura indole, celata magari dietro un volto duro e maturo.
Non a caso, c’è chi non ha smesso di guardare il mondo attraverso un prisma di figure e colori che discostano dalla solita realtà quotidiana, facendone addirittura il pilastro di un’intera carriera cinematografica valsa 3 leoni d’oro.
Non è difficile capire che stiamo parlando di Tim Burton, un nome che solo a pronunciarlo riconduce ad un immaginario fatto di trame paradossali e personaggi entrati nella storia.
Come non ricordare l’allora giovanissimo Johnny Depp nei panni di un dolce e un po’ asociale Edward mani di forbice, oppure Nightmare before Christmas, sconvolgendo la classica e mielosa concezione del Natale, o addirittura Big fish, un film che è riuscito a riportare adulti ormai oppressi nella vita reale in un mondo fatto di uomini giganti, siamesi nani e chi più ne ha più ne metta.
Ma è proprio questa la magia che invade le pellicole dei suoi film facendoli diventare dei veri e propri capolavori, una firma che equivale ad una garanzia per chiunque abbia il desiderio di catapultarsi in un mondo magico e surreale attraverso un semplice film.
Non stiamo parlando delle semplici trame che egli decide di interpretare, seppure paradossali, esse non sono altro che il frutto di una fervida immaginazione, parliamo piuttosto di un modo di guardare e di approcciarsi al mondo, della volontà di credere ancora in cose, che da sempre, consideriamo con puntiglioso scetticismo.
Eppure, nonostante di fronte a questi mondi non riusciamo a trovare un fondo di realtà oggettiva, ne siamo affascinati sempre più, fino a considerarli un piccolo rifugio in cui nascondersi e abbassare le proprie difese per ricominciare a sognare ed immaginare.
Questa è la magia del cinema di Tim Burton, la capacità di trascinarci in mondi paralleli e surreali facendoci tornare spensierati e bambini, ma soprattutto ci porta a pensare che a volte, sarebbe bello che tutto questo fosse vero.
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