Un pizzico di ribellione in un concentrato di eleganza trasandata. Un potente mix di opposti senza tempo. Stiamo parlando di Oliver Theysken, stilista grintoso e romantico, che sancisce il suo successo nel 1998 con Madonna, per poi diventare nel 2001 il direttore creativo di Rochas, seguito da quello con Nina Ricci.
Il designer Belga è stato in questi anni uno degli stilisti più acclamati dalla critica, ma è a partire dal 2010 che decide di invertire la sua rotta, e lasciare che il suo stile venga sporcato da un lusso minimale. Entra infatti in scena Andrew Rosen, il Pitbull della moda, proprietario di Theory, il brand statunitense di gran lunga più accessibile.
Una coppia improbabile, un’unione di opposti. Oliver così etereo da un animo troppo romantico è stato in grado di gettarsi a capofitto in un nuovo progetto, chiamato appunto Theysken’s Theory. L’intuizione di Rosen sembra aver dato i suoi frutti. Stili e universi paralleli si incontrano in un’unica etichetta. Un’ironia grottesca e un pizzico di Grunge traspare anche dalle loro sfilate dove la donna romantica scende dal mondo incantato e si catapulta in una città frenetica, in una società dell’usa e getta, dove tutto quello che stiamo facendo ora è già passato. A fare da sfondo ai colori sbiaditi dell’ultima collezione c’è “The Beautiful people “ di Marilyn Manson. Gonne lunghe, stoffe ribelli e misure extralarge, raccontano la lotta contro gli schemi di un mondo che va a rotoli.