19 Febbraio 1981. Probabilmente quel giorno nasce la più improbabile delle future cantanti, leader, icone di stile mai avuta sulla nostra Terra.
Si perché 28 anni fa nessuno avrebbe mai immaginato che dall’Arkansas, Searcy precisamente, potesse arrivare una ragazza non particolarmente “portata”, che prima come cantante e poi come modella part-time, si affermasse in così poco tempo.
Bombardati da magrezza, bellezza, atleticità, pancia e seno piatto arriva Beth Ditto e stravolge tutto ciò di cui eravamo convinti fin’ora.
Beth Ditto. E’ lei che, in un epoca dove il talento nel mondo della musica ha lasciato spazio oramai ad icone che di musica ne sanno davvero poco, ma che di “come fare i soldi rubacchiando di qua e di là” ne sanno molto, viene fuori questo personaggio che non solo ha un grande appeal nei confronti della gente, ma che con un’infinita energia e quel tocco da “politicamente scorretto”, si è sbarazzata delle tante Lady Gaga che vengono fuori come funghi ormai da un pò.
E il successo dei suoi Gossip lo si deve parecchio a lei ed alla sua voce, potente e possente, un po’ com lei stessa è. Gli album registrati in studio sono ormai 4, quindi non una novità, ma tra le tante “next big thing” proposte da l’NME, forse loro sono i più azzeccati dai tempi dei Libertines.
Canzoni che strizzano si l’occhio all’Indie, ma non trascurano quel gusto GarageRock che, in questi tempi dove ormai le major la fanno da padrone, i garage sono diventati un posto per sole auto. Lo venisse a sapere Kurt Coabin diventerebbe matto, che con i Garage ci ha costruito un genere musciale.
Stranezze anche nella composizione del gruppo, dove vediamo presente Beth Ditto alla voce, Hannah Blilie alla batteria (ha rimpiazzato la vecchia batterista Kathy Mendonca) e il chitarrista Brace Paine, camaleontico nelle sue trasformazioni in bassista dove lascia le canzoni orfane di chitarra in un genere, quello del Indie/Garage Rock in cui esse spadroneggiano.
Proprio all’NME deve dare molto la Beth. Si perché il giornale più Indie dell’Albione, oltre ad elevarla come cantante con diverse candidature agli NME Awards nelle categorie riservate alla musica, è stata nominata nel 2007 nella categoria “Sexiest Woman Of The Year”! poi vinta però dalla magrissima Kate Moss. Quando si dice “il caso”.
Attivissima nella battaglia contro le taglie zero, dichiara che la sua icona è Miss Piggy, la maialina del Muppet Show, e che : “E’ incredibile avere come obiettivo massimo il diventare una taglia zero. Invece di voler dimostrare di essere intelligente, o creativa, diventando ad esempio una grande infermiera, o un medico, o un avvocato. La cosa più importante al mondo è invece il diventare un nulla”.
Certo che non gli si può dire di mancare di autostima, dato che vederla quasi nuda in uno dei suoi Live è diventata una prassi , anche se rimane una delle cose più pazzesche degli ultimi anni.
Magari gli si può dire di tutto, che è comica e a volte grottesca, che farebbe bene a fare la cantante e basta, intanto lei però se ne và alle sfilate come modella e guarda a tutti dall’alto verso il basso nonostante i suoi 94 Kg. Penso proprio che continueremo a parlare di Beth Ditto ancora per molto.