Try the impossible. L’arte incontra la tecnologia

Romaeuropa Festival, una manifestazione itinerante che alla sua ventiseiesima edizione, continua a promuovere l'arte, il teatro, la danza e la musica contemporanea con spettacoli e performance nelle migliori e rinomate location di Roma. Dal 7 ottobre fino al 30 novembre, sarà possibile intraprendere un viaggio tra l'arte e il talento di più di 150 artisti provenienti da diversi paesi. Una grande dimostrazione di quanto si desideri oggi diffondere e promuovere le diverse competenze artistiche, offrendo come palcoscenico una città piena di storia come Roma.

Try the impossibile, ovvero andare oltre i confini e tentare l’impossibile, sia da un punto di vista artistico che organizzativo. Questo è lo slogan della ventiseiesima edizione dell’ormai noto Romeuropa Festival, promosso dalla Fondazione Romeuropa, che rappresenta oggi una delle istituzioni di maggior prestigio in Italia e in Europa per la diffusione dell’arte, del teatro, della danza e della musica contemporanea. Il festival, iniziato il 7 ottobre e che si concluderà il 30 novembre, comprende in tutto 39 spettacoli e 150 artisti per 20 paesi diversi.

Uno degli aspetti più importanti di questa manifestazione, è sicuramente quello dei numerosi spazi utilizzati: Auditorium della conciliazione, Brancaleone, Circolo degli artisti, Macro future, Maxxi, Carrozzeria mercar, Palladium, Teatro argentina, Teatro Eliseo, Teatro vascello, Opificio, Ripa Hotel e persino la piscina comunale dell’ XI municipio. La città viene quindi letteralmente ‘invasa’ dai vari eventi, in modo da offrire al pubblico un ventaglio di programmi molto vasto e sempre incentrato sull’indagine artistica e sulla ricerca tecnologica, perché RomeEuropa, è tutto quello che di nuovo si muove sulla scena nei vari ‘spazi’ dell’arte.

Quest’anno, il direttore del festival Fabrizio Grifasi, ha voluto “allargare il pubblico” utilizzando, grazie alla partnership di Telecom Italia, il live streaming e on demand, in modo da permettere a chiunque da casa e non solo al pubblico in sala, di seguire gli eventi usufruendo anche di contenuti aggiuntivi, interviste e altri elementi che arricchiranno la visione.

Del resto il festival è da sempre attento alle nuove tecnologie e ai new media, e questa edizione in particolare ha voluto dedicargli due rassegne: Digital life2 e Metamondi. La prima, è una piattaforma articolata lungo un grande percorso espositivo, affiancato da un ciclo di incontri sul rapporto tra arte, creatività e nuove tecnologie, mentre la seconda, organizzata dal Festival insieme a Telecom Italia(che ha permesso l’utilizzo del live streaming), si può descrivere come “una finestra verso un futuro dal sapore tecnologico al confine tra sogno e realtà”.

Metamondi, si propone di offrire al pubblico romano un saggio di come le arti possano sposarsi con la tecnica ed aprirsi a nuovi orizzonti; poter creare un rapporto fra il mondo della tecnologia e gli artisti è sicuramente importante per permettere a questi di ampliare i propri mezzi espressivi e anche di trovare nuove forme di finanziamento, coinvolgendo tutte quelle aziende che si adoperano nel campo dell’innovazione.

La rassegna, che comprende cinque eventi, è stata inaugurata il 7 ottobre presso il Teatro Eliseo con Obsession, un’intensa coreografia creata dal maestro della danza contemporanea Saburo Teshigawara, e ispirata al corto Un chien andalou del 1929, scritto e diretto da Luis Buñuel insieme a Salvador Dalì.

Il 14 ottobre va in scena al Palladium il primo appuntamento dedicato da Romaeuropa a musica e tecnologia, Bach: street view. L’arte della fuga BWV 1080, ovvero una curiosa e dinamica rielaborazione della forse più complessa partitura di Johan Sebastian Bach, interpretata dal violoncellista Mario Brunello e Teho Teardo, curatore della parte elettronica, insieme a un agguerrito gruppo di artisti.

Il terzo evento, che si svolge sempre al Palladium il 20 ottobre, è Sandglasses (Clessidre), un concerto multimediale creato da Juste Janulyte e Luca Scarsella, il quale, attraverso l’uso delle tecnologie, mira a destrutturare la percezione dello spettatore e ricomporla in maniera nuova: suoni ed immagini si fondono mescolandosi come la sabbia che scorre in una clessidra, da cui il titolo della performance.

Dal 18 al 22 ottobre Trisha Brown sarà protagonista, insieme alla sua compagnia di ballo, di due appuntamenti, al Maxxi e al Teatro Olimpico, articolati attraverso le sue più importanti coreografie (in particolare: Early works al Maxxi e I’m going to toss my arms- If you catch them they’re yours / Les yeux et l’âme / Watermotor / Foray, Foret al Teatro Olimpico), anche per ricomporre in senso cronologico, un ritratto a tutto tondo di un’artista che ha profondamente segnato la scena contemporanea.

Infine, a concludere la rassegna Metamondi, il secondo appuntamento dedicato a musica e tecnologia che si terrà il 15 novembre al Palladium : Nasdaq Match 0.2, con protagonisti i due musicisti Uri Cane, Fabio Cifariello Ciardi ed il mercato azionario mondiale; i due musicisti infatti si propongono di duettare con le SpA, le società per azioni di tutto il mondo, riunite in una immaginifica orchestra che suona in un altrettanto immaginifico auditorium, la borsa valori.