Biofilia. A suon di natura

Biofilia, il nuovo album di Bjork. La musica che usa la tecnologia per reinterpretare i suoni della natura spopola su Itunes. Sempre più stretto il binomio tra questi due elementi così diversi, ma allo stesso tempo l’uno sostenitore dell’altro. Una linea sottile tra realtà e invenzione umana.

Imponente, vasta e visivamente sbalorditiva, la natura che ci circonda è allo stesso tempo patrimonio del mondo e nostra fonte di sopravvivenza. Ma come ogni cosa che generosamente si mostra disponibile nei confronti dell’uomo, viene sfruttata fino al suo deperimento, e anche la natura seppure immensa, sta lentamente alzando bandiera bianca, esausta.

Ogni settore che sfrutta le sue risorse, non può che impegnarsi a venirle incontro, persino la sua rivale più accanita, la tecnologia, è ora impiegata per salvaguardare l’ambiente, mettendo a disposizione le sue innovazioni per alleggerirle il pesante compito di sostenere i capricci di un intero pianeta.

Dal mondo dell’arte a quello della musica fino alla moda, tutti ormai sostengono un atteggiamento ecosostenibile, che va a braccetto con le innovazioni più all’avanguardia pur di continuare il loro lungo percorso di successi e “incassi”. Nel senso che aiutare l’ambiente è un impegno di tutti, ma farlo in modo astuto ci permette di conservare e accrescere i nostri vizi e le nostre egoistiche ambizioni.

Una tecnologia ogni giorno più evoluta che ci rende sempre più assuefatti e dipendenti, e se da una parte si offre di aiutare l’ambiente, dall’altra si impossessa del ruolo di primo ed unico mezzo di comunicazione, l’unico capace di catturare l’interesse e la curiosità di tutti.

Ed ecco che questa arriva al punto di usurpare il ruolo della natura stessa, per imporsi prepotentemente nell’immaginario di un pubblico che quasi non riesce più a distinguere la differenza tra la vera realtà, quella che ci ospita fin dall’inizio dei tempi, e quella artificiale, creata nel corso dei secoli dall’uomo.

Ne è esempio la cantante, ma anche musicista e componitrice Bjork con il suo ultimo album Biofila, un vero e proprio intreccio tra musica, natura e tecnologia realizzato con la collaborazione di Scott Snibbe, venduto in un negozio virtuale come Applicazione per Ipad, Ipod e Iphone, e tramite il quale sarà possibile acquistare brani musicali associati a giochi ed illustrazioni interattive.

Un’idea all’avanguardia che usa le ultime tecniche innovative per ricreare i suoni della natura stessa, dimostrando come sia ormai sottile la linea che divide l’invenzione umana dal resto della realtà. Un progetto che racchiude un forte amore per la natura, ma che allo stesso tempo, la declassa a semplice punto d’ispirazione per esaltare le doti di una tecnologia sempre più veloce e arrivista.

Sicuramente un metodo che permette un’interazione più stretta tra prodotto e utente, ma che ci allontana sempre di più da quello che sta fuori le mura delle nostre stanze, da ciò che è al di fuori dei nostri computer.

Tutto diventa a portata di mano, o potremo dire d’indice, basta un clic infatti per catapultarci ovunque vogliamo, per ascoltare qualunque tipo di suono, per guardare le stelle o addirittura ammirare un fiore.

E se da una parte questo può farci sentire più vicini al mondo intero, finiremo per perdere la consistenza delle cose. Tutto rischia di diventare piatto e intangibile, e noi, rischiamo di vedere e percepire il mondo intero dalla poltrona di una stanza, e non so se questo possa essere definito progresso…o perdita della realtà.

Sembra quasi un paradosso vedere come due aspetti così differenti del nostro pianeta, siano ormai l’uno complementare dell’altro, come si sorreggano e si mescolino diventando l’uno portavoce dell’altro. Ma visti i tempi, era inevitabile l’incontro tra una tecnologia ogni giorno più avanzata e veloce, e un pianeta sempre più stanco e lento, che mette nelle mani dell’ingegno umano, la corsa al futuro.

 

 

immagine da www.doitreisi.ro