Immaginate di avere uno spazio vuoto da riempire con alcune tipologie di donna. Chi mettereste? E perché? Una sorta di moderno parco zoologico in cui si scontreranno modi diversi di scegliere e indossare l’abito.
Inevitabilmente, le prime donne a entrare in questo posto saranno quelle vestite con le stampe animalier. Donne che, a seconda della stagione, sono state un leopardo, una zebra, una tigre o un po’ di tutto.
In questo zoo, non può mancare la donna in pelliccia, avvolta nel visone o nella volpe di turno; si aggira per il parco con la presunzione di essere superiore a tutti. E’ l’animale reale, temuto e rispettato da tutti, tranne che dalla donna vestita di ecosostenibilità (anche lei dentro lo zoo, ma ben lontana, per buone ragioni, dalla donna-visone). Alla donna in pelliccia si riserva un trattamento speciale: ben protetta, per evitare secchiate di vernice, in segno di protesta. Non condivide gli spazi con le altre, considerate troppo cheap dato che di un animale indossano solo la stampa, mentre lei con l’animale ci si veste.
Uno spazio comune è riservato a chi fa della moda solo una questione di griffe, stiamo parlando delle “donne-tutta-una-marca”. Sono tante e sfacciate, tanto omologate da sembrare tutte uguali. Al braccio sfoggiano un bauletto Vuitton, o una sacca di Gucci e poi via…marche gridate qua e là su top e pantaloni. Queste donne non riescono a vivere e sentirsi interessanti senza una targhetta placcata in argento, che palesa il nome del designer sulla tasca posteriore di un jeans.
Dalla parte opposta si trova la gabbia delle donne-minimal, estremamente sofisticate e sobrie; mai esagerate, molto discrete, forse un po’ apatiche ma assolutamente ben educate. C’è poi la donna che strizza l’occhio all’Oriente e alle sue cineserie, la donna de-costruita, quella très parisienne, quella radical-chic e quella “forte e sicura di sé”, dalla spiccata sensualità.
Da questo zoo ogni anno esce ed entra una tipologia di donna a seconda della stagione, della tendenza e del mood. Addirittura capita (e succede sempre più spesso) che lo zoo si svuoti completamente e quello è il periodo in cui aprono le gabbie, in cui tutte le tendenze escono allo scoperto: ogni look è ammesso e “di moda”. Tutte si sentono libere di indossare qualsiasi cosa andando spesso contro il senso di comune decenza. C’è chi riesce a liberarsi dalle catene dello zoo, chi ha uno slancio di libertà e riesce a scegliere incondizionatamente. Questa è la donna che sta dall’altra parte dello zoo, che guarda quasi con orrore lo spettacolo dietro le gabbie.
Ph. kevinzim