Nato e cresciuto nelle zone rurali del West Virginia, Greg Lotus divide il suo tempo tra New York e Miami viaggiando spesso anche in Europa.
Nella rete non si parla molto di questo talentuosissimo fotografo, anzi su di lui c’è scritto davvero poco, nonostante abbia già conquistato alcune copertine di Vogue Italia, Vogue Russia e L’uomo Vogue e lavorato anche per i-D e il The Sunday Times Style Magazine.
Il suo ultimo lavoro è proprio per Vogue Suggestion, nel quale i giochi di luce e la scelta dei colori ricordano tempi lontani, quella fotografia di grandi artisti come: G. Hoyningen-Huene e Horst del 1930, dove la somiglianza nel rappresentare i soggetti è data proprio dall’impressione che questi sembrino estratti da un fregio neoclassico.
Se il gioco continuo di ombre e luci rappresenta la caratteristica fondamentale di Greg Lotus, ancor di più una delle sue fissazioni riguardano la natura e tutto quello che questa ci offre, dai paesaggi incontaminati, agli istanti brevissimi di bagliori straordinari, agli animali, componente spesso costante dei suoi scatti, tanto da fungere addirittura da protagonisti. Dai più piccoli come topi, pappagalli, ermellini e gatti, ai più grandi e selvatici come elefanti, fenicotteri e giraffe, a volte un tutt’uno con la persona, altre invece fanno da sfondo, ma sempre conferiscono un aspetto giocoso e ci avvicinano al “mondo” che non è fatto solo di palazzi e grattaceli, ma di fiori, piante, prati vastissimi e campi di grano.
Ciò che si nota immediatamente osservando le sue immagini è il desiderio esplicito di fotografare fanciulle immerse in acque dolci o salate come se fossero ninfe, intrappolate in grotte o a passeggio su una spiaggia al tramonto, donne gatto o impiumate come se fossero uccelli o ancora, truccate come farfalle; tutto con uno sguardo continuo al passato, come per imitarlo, ma sempre con un tocco straordinario di modernità, una modernità contaminata dalla natura.
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