“Il corpo è il tempio dell’anima. Il volto è il tempio del corpo. E quando il corpo cede, l’anima non ha altro santuario che il volto.”
Non tutto è come sembra. Come può la tristezza, il dolore e la sofferenza fiorire dalla bellezza di un fiore. Antitesi tra stati d’animo e colori, tra corpo e anima sono i quadri di Frida Kalho. Strani esseri, piccoli scheletri popolano gli autoritratti surrealisti della pittrice Messicana. Tutto è avvolto da un simbolismo un po’ primitivo, frutto di un’influenza Azteca. La sua capacità di sorridere nonostante le difficoltà e la sua svolta verso il cambiamento, sono un inno al colore, e alla vita. Il rosso che regna nei suoi quadri trasmette passione e gioia, e la delicatezza dei fiori circonda il suo corpo ormai sofferente. Adorna il nero della rassegnazione, con petali di speranza. Un miscuglio di contraddizioni, si unisce così ad un forte impatto cromatico proprio della misteriosa America Latina.
“Everything is going to be alright”, tutto andrà per il meglio. Sembra questo il messaggio che il mondo della moda ha voglia di trasmettere, uscendo vittoriosi da un periodo di crisi.
Jil Sander, Prada e Oscar De La Renta sono solo tre degli esempi più eclatanti di questa nuova ventata di ottimismo, che contraddistingue le passerelle della prossima primavera estate 2011.
La creatività e la genialità, si manifestano come una ricerca di un equilibrio scortato da un’esplosione di fiori e bizzarre forme geometriche. La forza cromatica diffonde dinamismo ed energia non solo alla collezione, ma a tutto ciò che lo circonda.
Voliamo quindi in Sud america, per un viaggio ai confini del mondo. Sfuggiamo alla monotonia della realtà per lasciarci travolgere da una magia fatta di sombreri a righe, abiti maculati, caschi di banane stampati sulle giacche, lunghe gonne e ricami indios.
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