Back to the wood-future

Quarta dimensione, quella temporale. Ad introdurla per la prima volta furono i cubisti, artisti che agli inizi del “900 erano soliti riprodurre una realtà complessa, minuziosamente scomposta secondo un unico giudice, la mente, che immagina e trasforma. Ogni cosa diventava un tutt”uno intelligentemente sezionato e sminuzzato, a partire dallo spazio e il tempo.

Questa tecnica con il passare dei secoli è stata riproposta e reinterpretata da svariati artisti contemporanei, che hanno individuato in questa filosofia un approccio corretto alla realtà.

Non stiamo parlando di Lewis Carroll e dei suoi racconti, ma del belga Hannes Van Severen, artista contemporaneo, che definisce il mondo circostante secondo un unica intenzione, quella di ascoltare il proprio spirito creativo, mettendo a tacere la ragione, tendente alla  monotonia fatta di realtà e consapevolezze.

Oltre che al cubismo, non dimentica la Bauhaus e il minimalismo di Donald Judd, da cui prende ispirazione con una visione strettamente personale.

Il legno è uno dei materiali base dei La machine a sous Lucky Lady’s Charm est le troisieme plus populaire des casino jeux Gaminator de la serie Novoline, creee par Novomatic. suoi lavori. Seleziona oggetti d”arredamento, privandoli del loro utilizzo comune, per trasformarli in pura fantasia.

Non è un caso che per la maggior parte delle opere faccia uso di un materiale, così comune e pregno di significato. L” istinto ci rimanda al passato, alla radice di tutto un processo culturale che vede il legno artefice di società e

intere generazioni. Un elemento antico, che viene inserito nella categoria del classico e del ” sempre presente” nelle varie epoche, cambiando solo ed esclusivamente il modo e l”utilizzo.

Hannes non fa altro che rubarlo al passato secondo nuovi codici; un salvatore dell” ovvio, così sono soliti chiamarlo.

Non c” era, perciò, materiale più giusto a cui ispirarsi. Plasmare, e tramutare in novità diventa così una sfida a cui non è permesso sottrarsi.

Parte dalla sostanza, per cadere e mischiarsi con lo spazio circostante, dai muri al pavimento, dandoci l” impressione di scomparire in diverse dimensioni, non realmente visibili.

Ora la domanda è una sola, di cosa stiamo parlando, d”arte o design? A voi la risposta.

http://www.hannesvanseveren.be/portfolio.php