Dalla notte dei tempi, l’universo della naturalezza e quello della fastosità si trovano in contrapposizione tra loro;ci sono stati dei momenti storici nei quali l’identità e la volontà sociale era ben definita. Ma oggi come ci conportiamo davanti al confronto?
Vi ricordate la “formosissima” Norma Jeane Baker alias Marilyn Monroe che, passeggiando lungo Lexington Avenue a New York, durante le riprese di “ Quando la moglie è in vacanza”, fece girare la testa a milioni di persone, alzando la gonna con l’aria della metropolitana? Lei è l’icona che ha determinato il nostro ricordo dello stile e della bellezza anni ’50. Poco più avanti negli anni ’60 Audrey Hepburn,” lo scricciolo di bruxelles”, folgorò il pubblico semplicemente con uno sguardo, rivolto per giunta verso una vetrina: quella di Tiffany a New York. Patti Smith negli anni’70 addolcì il cuore di un pubblico nutrito di amore e difesa per i diritti umani, stregandoli con la sua “bellezza androgina” mai esasperata e sempre coerente. Poi fu il turno di Madonna negli anni’80; la mezzosangue italo-americana divenne la provocazione fatta persona, sfoggiando un nome biblico contrapposto ad un corpo vestito solo di reggiseno a forma di cono a punta e pantaloni di pelle lucida. Avvicinandosi ai nostri giorni, approdiamo finalmente agli anni ’90, il decennio delle TOP. Claudia Schiffer, Linda Evangelista, Christy Turlington, Stephanie Seymour, Naomi Campbell e Cindy Crawford. Fisicità oserei definire perfetta racchiusa in un bocciolo di glamour, stile e fascino.
Vi chiederete a cosa è servito questo “percorso storico” … a farci porre una domanda: ad oggi c’è davvero qualcuno che rappresenta il nostro secolo in tutta la sua fisicità e nello stile? A mio avviso siamo un po’ confusi; ci arrivano messaggi da più parti che cambiano di stagione in stagione. Attualmente siamo bombardati da campagne contro l’anoressia, proprio ora che le collezioni hanno un’impronta decisamente curvy, che vede come punta di diamante la cantante rocker Beth Ditto protangonista indiscussa della sfilata p/e 2011 di Jean Paul Gaultier; probabilmente la prossima stagione sarà il tempo di metterci tutte a dieta per infilarci gli hot pants che invidiamo, dopo un inverno passato ad accettare i nostri fianchetti, a Sasha Pivovarova.
E’ ovvio che alcuni pensino: “ E Lady Gaga dove l’abbiamo lasciata?” . E’ lei che ci rappresenta davvero, lo specchio della nostra società: finzione, esagerazione e immagine? Forse siamo talmente alla ricerca di qualcuno nel quale riconoscerci che la semplicità viene accantonata e lo sfarzo e l’abbondanza sembrano farci stare meglio.
In conclusione, riuscireste a indovinare chi sarà la prossima icona pop?