“ Voglio fare arte attiva, arte che sia in grado di attivare il cervello. Il mio lavoro viene fatto per un pubblico che non è esclusivo. Voglio includere senza neutralizzare, non voglio escludere nessuno “.
Thomas Hirschhorn oggi emerge come una delle figure più provocatorie e creative nello scenario artistico contemporaneo. Favorisce elaborati, vasti ambienti e strutture apparentemente caotiche utilizzando materiali poveri ma allo stesso tempo carichi di simboli. I riferimenti spaziano dalla moda fino alla filosofia, abbracciando discipline quali l’arte e la politica. I suoi assemblaggi sono abili allestimenti di paesaggi imperfetti e selvaggi destinati a promuovere il pensiero dello spettatore.
Per la 54° esposizione internazionale d’arte alla Biennale di Venezia, Thomas Hirschhorn ha camuffato il padiglione svizzero con la sua ultima istallazione: “Crystal Of Resistence”. Tale lavoro si riconduce alla creazione di una scena o set espositivo suddiviso in quattro principali sezioni: amore, filosofia, politica ed estetica. Utilizzando materiali quali il nastro adesivo, cristalli, manichini, riviste, lattine, bottiglie, cartoni e scatti fotografici inediti, crea un posto dove l’opera arriva alla sua completezza perchè in grado di compiere una relazione con l’organicità degli altri elementi dell’istallazione. Si parla di vivibilità nell’opera, poiché lo spettatore percorre l’intera lavoro attuando una partecipazione del tutto attiva, frutto di teorie relative al concetto di opera aperta ed estetica relazionale.
La scelta di lavorare con il cristallo, elemento centrale e dinamica dell’istallazione, ha una motivazione universale. Fu circa quindici anni fa quando Thomas Hirschhorn nei pressi di Furkapass Road, zona situata sotto il ghiacciaio del Rodano, si trovò davanti ad alcuni bambini che vendevano pezzi di cristallo, probabilmente raccolti da loro stessi. L’immagine rimase impressa nella memoria dell’artista per il profondo senso universale che aveva in sé, poiché tale scena poteva essere vissuta anche in Russia, Cina, Messico o qualsiasi altra parte del mondo. Il cristallo diventa perciò il motivo dell’opera essendo la dinamica che lega e mette luce sul significato, consolidando e fissando la forma.
“Crystal Of Resistence” vuole sviluppare un lavoro resistente, un conflitto tra creatività e distruzione. L’opera d’arte risulta resistente alla tradizione, al mondo dei fatti, alla moralità e ad ogni tipo di argomentazione.