Quando si parla di cappelli, soprattutto nell’alta moda, non può che essere Philip Treacy il primo nome a cui pensiamo.
Arte e moda si mescolano dando vita a delle vere e proprie sculture che racchiudono in se il concetto più sottile e raffinato della femminilità, come se la personalità più nascosta della donna, emergesse dal suo capo con un esplosione di forme, materiali e tessuti.
Cappelli che sembrano essere sospesi nell’aria per schiudersi in forme e accessori che appaiono come legati da sottili fili invisibili, imponenti strutture che a volte nascondono, altre esaltano uno sguardo di donna che predilige mostrare la sua personalità anche attraverso la propria testa.
Philip Treacy , è sicuramente uno dei pochi in grado di cristallizzare e congelare in vere e proprie opere d’arte, un messaggio sublime di femminilità e ricercatezza, dando vita a una serie di collezioni uniche che hanno catturato la curiosità dei migliori designers che si sono trovati a collaborare con lui.
Un momento di transizione in cui, i pensieri di ogni donna, cominciano a fluire nel corpo per arrivare nel punto più alto e imponente, per poi liberarsi in cappelli che non esprimono solo il concetto più raffinato di design e moda, ma rappresentano pezzi unici che mostrano come la fluidità della mente e della creatività, possa essere bloccata in forme definite e magnetiche per chi le osserva.
Arte e moda sempre a braccetto per concretizzare visioni evanescenti e caotiche, ma soprattutto per dare una forma a pensieri e creazioni altrimenti immateriali e fugaci.
Tutto sta nel saper dare una forma al proprio pensiero e alle proprie sensazioni, e con i suoi cappelli, il designer irlandese, riesce a stupire ogni volta il suo consolidato pubblico di “intenditori”, regalandoci un altro modo per sentirci noi stesse ed esprimere la nostra personalità senza tante parole, ma solo attraverso le forme in cui essa si cristallizza