Fashion E-zine intervista Giada Curti

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Un sogno di bambina divenuto realtà. E’ così che Giada Curti definisce oggi la sua carriera.

Giovane designer che a soli 32 anni è già mamma di 3 bambini e gestisce insieme al marito, l’imprenditore Antonio Curti, l’atelier di famiglia, approda nella lista dei nomi più attesi del calendario di Alta Roma.

Con un volto luminoso e sorridente, ma soprattutto con la tranquillità di chi è soddisfatta e convinta del proprio lavoro, si concede a qualche domanda durante le prove del defilè, che si prospetta già diverso dagli altri, non a caso la prima uscita sarà l’abito da sposa, solitamente usato per il gran finale.

Attenta a ogni dettaglio, dall’abito alle acconciature e alternandosi tra foto e consigli per le modelle, ci segue nel backstage per raccontarci di lei, della sua collezione e dei giovani.

Una passione, quella per la moda, nata fin da bambina, grazie ad una infanzia passata nel famoso atelier della nonna a Frosinone, che l’ha portata ad amare la moda e il grande lavoro che c’è dietro la creazione di un abito.

Una collezione, quella presentata nel complesso monumentale del Santo Spirito in Sassia, ispirata a un mondo fiabesco, quello di Alice nel paese delle meraviglie, quasi a voler riscoprire un romanticismo e un eleganza di altri tempi, ma non per questo priva di mistero e seduzione.

Entusiasta di presentare le sue creazioni, esprime tutta la sua fiducia nel sistema moda di oggi ma soprattutto nei confronti del nuovo presidente di Alta Roma, Silvia Venturini Fendi, con la quale a suo parere si è arrivati ad una svolta e ad una ventata di aria fresca, che lascerà grande spazio ai giovani designer  riportando la moda Romana ad un livello successivo, totalmente improntato sul futuro.

Un’organizzazione dunque che mette in luce il duro lavoro degli stilisti e intende aprire la strada alla moda di domani.

Ma quello che ci tiene a sottolineare, è il grande lavoro di ricerca stilistica che avviene dietro una collezione. Non è semplice oggi fare moda e creare sempre qualcosa di nuovo e di diverso, ed è grazie alla  dedizione, alla ricerca e la cura di ogni minimo dettaglio, che si arriva a presentare degli abiti che nascondono dietro un mondo.

Ed è proprio questo che devono capire e su cui devono puntare i giovani, la ricerca, accompagnata naturalmente da tanta passione.

Insomma una visione ottimista della moda di domani, in cui la brillante designer crede e in cui ci sarà finalmente spazio per i giovani talenti.