In un paese il cui il reddito medio non raggiunge i 3 dollari al giorno, può esserci un pubblico interessato alla moda e al glamour? Con questa domanda nasce nel 2005 la sfida della sede di Maputo della DDB Mozambico, che organizza la prima edizione della Mozambique Fashion Week. Il primo anno dura solo 3 giorni, è legata ad un altro rinomato evento estivo ed ottiene un successo insperato. Nelle edizioni successive la sfida cresce nonostante lo scettiscimo generale e le serate diventano sette, ospitate da alcuni dei luoghi più suggestivi di Maputo. All’ultima edizione hanno partecipato oltre 5000 spettatori: 41 stilisti, di cui 4 internazionali e 12 proveniente da altri paesi africani. Media nazionali, come TVM il canale di stato, e RTP africa. garantiscono la copertura di ogni singola serata: importanti sponsor come Mcel e Tv Cabo espongono stands o sponsorizzano gli after party. Non mancano iniziative sociali collegate all’evento, come la campagna nazionale per la prevenzione del tumore al seno. In pochi anni la Mozambique Fashion Week è diventata un’attesissima occasione di crescita artistica culturale ed economica per l’intero paese.
La sfilata degli stilisti internazionali si svolge nella suggestiva cornice della Fortaleeza di Maputo, antico fortino che dominava il porto e oggi museo militare, dove viene allestita una articolata passerella nell’asfissiante caldo tropicale.
Gli abiti venivano preparati e provati negli stessi ambienti che ospitavano la mostra fotografica del World Press Photo 2010, lungo il perimetro della Fortaleza, creando una curiosa fusione tra le due discipline. Durante le prove modelle e modelli riempivano i lunghi momenti d’attesa osservando gli scatti e commentandoli tra loro.
La stazione ferroviaria di Maputo, progettata da Eiffel e vanto della città, ha ospitato 4 delle 7 sfilate. L’allestimento di spazi e strutture veniva cambiato ogni giorno, sfruttando le possibilità offerte dalla famosa stazione. Durante tutto la giornata di prove spesso lo staff e le modelle si mescolavano a pendolari in arrivo o in partenza. Intorno alle 20 tutto era allestito con cura e pronto per ricevere il pubblico che ogni sera ha esaurito completamente i posti disponibili per una media di quasi 800 presenze. La tensione per l’attesa dell’evento era palpabile, da ogni dettaglio traspariva la voglia di ogniuno essere al meglio, sia che fossero personalità politiche di spicco, le famiglie dei partecipanti o soltanto curiosi in cerca della loro dose di glamour.
Lo staff tecnico era tutto proveniente dal Sud Africa, il cui mondo della moda è il motore per l’industria del fashion di quasi tutto il continente. I professionisti locali venivano guidati o affiancavano, quelli provenienti da Cape Town.
I 52 modelli locali sono stati scelti con un casting che ha visto partecipare più di 800 tra ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 25 anni. Per prepararsi al meglio alcuni di loro hanno speso di più di quanto avrebbero potuto guadagnare. La delusione del non essere scelti era enorme e i prescelti si preparavano a vivere una settimana intera da protagonisti dell’evento più atteso proprio dalla loro fascia d’età. Per la maggior parte di loro la Mozambique Fashion Week è l’unica occasione di sfilare e di entrare in contatto con il mondo della moda e pochi sono quelli con un’esperienza precedente alle spalle. I 7 modelli internazionali hanno collaborato a creare un prezioso clima di solidarietà tra i ragazzi, che ha permesso di superare le difficoltà create dalla barriera linguistica.
Le serate, trasmesse in diretta dalla tivù di stato TVM duravano un’ora e mezza. L’alternarsi delle sfilate dei singoli stilisti era interrotta più volte da un esibizione di musicisti, artisti e star televisive locali.
A Maputo non esiste una scuola di design, e i percorsi degli stilisti locali sono dei più vari: dagli studi all’estero, al praticantato nei pochi atelier, al corso per corrispondenza. Un mese prima dell’evento si sono svolti dei workshop che ha visto stilisti già affermati insegnare le loro tecniche a classi voraci di imparare. Quest’anno erano presenti 2 stilisti italiani, supportati da CNA federmoda e dal lavoro di cooperazione internazionale dell’ambasciata italiana di Maputo. Lo stilista emergente che vinse l’edizione 2009 ha avuto l’occasione nel 2010 di partecipare alla settimana della moda di Milano, un sogno soltanto per la gran parte dei partecipanti.
Quella al Polana hotel è la serata più attesa dell’intera settimana. La location è un meraviglioso hotel in stile coloniale gestito ora facoltosi proprietari indiani, ed elegante fiore all’occhiello dell’accoglienza di Maputo. Nonostante le minacce di pioggia tropicale più di 1500 persone hanno assistito alla spettacolare passerella: che le modelle e i modelli nel pomeriggio percorrevano più e più volte preparandosi a quelli che sarebbero stati 50 secondi da percorrere senza fiato.