Arnault acquista anche Loro Piana

“Loro Piana è una società rara per la qualità unica dei suoi prodotti e per le sue radici familiari che risalgono a sei generazioni” . Con queste parole Arnault, presidente della Lvmh, holding francese dell’extra lusso, conclude l’ennesima “abbuffata” in Italia.www.gogoexam.com
Ebbene sì, dopo aver rilevato Emilio Pucci, Fendi, Bulgari e la new entry  Cova, pasticceria di Milano (28 giugno 2013) Arnault con, 2 miliardi di euro, é riuscito a tentare anche Sergio e Pier Luigi Loro Piana. L’8 luglio la Lvmh è entrata in possesso dell’80% dello storico marchio del cashmere, fondato nel 1924 da Pietro Loro Piana a Quarona (Vercelli). I due fratelli conserveranno una partecipazione del 20% nella società e manterrano le loro funzioni alla guida dell’azienda.

“La forza del Made in Italy è la struttura familiare delle aziende”, come ci spiega la cara Franca Sozzani, ed è proprio questo concetto che accomuna tutte le acquisizioni di peso dei cugini d’oltralpe. Questi adottando la strategia di mantenere un contatto con le radici della famiglia fondatrice, illudono i venditori di rivestire ancora un ruolo centrale nell’attività. Sergio e Pier Luigi hanno dichiarato “Di essere fieri di associare il nostro nome a Lvmh. Il gruppo guidato da Bernard Arnault è, in effetti, quello maggiormente in grado di rispettare i valori della nostra azienda, la sua tradizione e il desiderio di proporre ai suoi clienti dei prodotti di qualità ineccepibile. Associandoci a Lvmh, Loro Piana trarrà beneficio da sinergie eccezionali, sempre preservandone le tradizioni».

Se Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda italiana, dichiara di essere “molto dispiaciuto” per aver  offerto ai colossi francesi l’ennesimo gioiello del made in Italy, il professore Guido Corbetta, titolare della cattedra Falck di strategia delle aziende familiari all’Università Bocconi di Milano, ha giustificato la vendita commentando: “Se i fratelli sono arrivati a questa decisione devono avere valutato che in famiglia non c’erano le condizioni per garantire una successione efficace e adeguata alle sfide del futuro”.C4040-221
Le condizioni non sussistono, al grido di “internazionalizzazione” l’Italia è in vendita.